Tratto da:Onda Lucana by Renny Dalglish
Rionero sportiva anche in questa seconda domenica di Avvento si è svegliata ansiosa, apprensiva per via dei risultati non appagabili della sua squadra di calcio… la Vultur… Nonostante gli sforzi economici della nuova società, compiuti in estate, programmati per rinforzare quel gruppo che aveva centrato l’obiettivo della promozione in serie D la scorsa stagione e malgrado possa orgogliosamente vantare di avere i tifosi più devoti di Basilicata, ha i numeri non dalla sua. Si pareggia troppo, ben 10 in 15 gare, si segna poco, solo 15 gol, le due uniche vittorie sono sofferte e striminzite (1-0) e le sconfitte mettono in scena una cruda rappresentazione, in tre atti (Bisceglie, Trastevere e Manfredonia) della tragedia del Titanic… A proposito di nave: Alcuni calciatori hanno addirittura deciso di abbandonarla prima che potesse andare a picco, a cominciare dal suo capitano, Lordi, faro (spento) del centrocampo o dell’attaccante Mancini.
Per questi motivi la città si muove verso il “santuario del Corona”, con mille dubbi e con una domanda ben precisa: Ma sarà la volta buona? Intanto di buono c’è il tempo, che in dicembre non sempre dispensa tregue. Il sole è quasi al termine del suo compito e complice il blu cobalto del cielo, sempre più freddo e terso, inebria la città con un raffinatissimo gioco di colori, mentre le finestre degli edifici alti generano riflessi tinti di ambra e bronzo.
I ritmi scanditi dalla tifoseria sono tiepidi, gli spalti non mi creano quel senso di claustrofobico che di solito si avverte quando la posta in gioco è alta, forse perché alcune defezioni sono dovute a distrazioni da derby, Juventus-Torino e qualcuno ha preferito un comodo sofà alle gelide e solide gradinate?
A Rionero c’è l’Anzio a contenderci i tre punti, una squadra senza troppe pretese, a cui però bisogna guardare con maggiore considerazione in chiave salvezza. Dalle casse intanto partono le note di “Briganti se more” a ricordare le nostre origini. La gara ha inizio e mentre scorrono i minuti del primo tempo qualcuno già immagina il finale perché il gioco non solleva in qualità e i laziali addirittura con una punizione spaventano la difesa con Landi a respingere sui piedi avversari…traversa piena. Il secondo tempo però cambia qualcosa, il nuovo acquisto e bomber argentino Cristaldi è ancora spaesato ma si spera sempre in un suo guizzo, che purtroppo non arriva e allora su un cross dalla sinistra è un difensore, altro acquisto di questo inverno, Fabio Lamorte a incocciare di testa e battere il portiere. E’ la fine di un incubo… La squadra ora gioca in scioltezza si muove tagliando bene il campo aprendo alle fasce, peccato solo che continuino ad intestardirsi con le azioni personali. Il secondo gol è nell’aria e lo sigla Rabbeni il cannoniere vulturino non ci pensa troppo a scagliare a mezza altezza un cross sulla sinistra di Pascali… Ora si fa accademia e si gestisce il risultato fino alla fine… Dopo quasi tre mesi dunque, la Vultur vince di nuovo davanti alla sua gente, una vittoria meritata ma che continua a mostrare troppe imprecisioni in fase di costruzione della manovra, oltre a quelle sotto porta…
Sì, siamo consapevoli di non avere un team collaudato, dall’alto spessore tecnico-tattico, anche perché a questi livelli le sbavature devono essere tollerate, ma a Rionero poco importa. Il suo pubblico è diverso, è esigente, ha “palato fine” e malgrado abbia assaporato poche volte la massima serie dilettantistica, riconosce subito una buona giocata da un colpo strascicato e se questi ultimi sono ricorrenti, i mugugni poi affiorano sugli spalti ed è facile spazientirsi… Ma questo pampa Sosa lo sa… si spera…
Tratto da :Onda Lucana by Renny Dalglish