DIMORE CHE HANNO ANCORA UN’ ANIMA

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo 

La mia casa sulla collina, ormai vuota, come altre, divenuta un rudere marciscente, con robuste mura di pietra e fessure alla porta, espressione di cari ricordi invecchiati con essa.

Conserva ancora nelle crepe e nelle fessure un’anima, lì lasciata come reliquia su cui il sole del mattino, come sempre radioso, da vecchio amico le augura il buongiorno.

Tra le sue mura il vecchio giaciglio ricorda l’eco di magre ringrinzite foglie di granturco che riportano in mente ad un fresco riposo in questo quadro antico con cornici desolate.

Dalla soglia della porta come sempre si ammira un’orizzonte profondo e lontano: quello sul mare, il restante scandisce pianure e sagome di monti da dove scede a valle il fiume privato dell’acqua.

Accarezzo con la mano il muraglione di pietre innalzato sapientemente da mastri muratori un lavoro accurato a porre sicurezza sul baratro ma anche un nostro terrazzo proteso verso il mare.

Casa posta sul colle a dominare tutto l’intorno, da dove si scruta nelle intimità di silenzi atavici che si aggrovigliano a sommessi aliti di vento risalenti gli aspri dirupi del Cervaro del Purgatorio.

È avvilente il vivere lontano dall’eremo colle per procurarsi quel un tozzo di pane duro, ambito soltanto per porre fine alla fame nel dopo di una guerra stupida da altri voluta.

Oggi la disfatta è conseguente a quell’abbandono la mia è le nostre vecchie dimore abbandonate marciscono, nonostante, talune siano state riparate con tetti nuovi con tegole a fornire ombra agli uccelli.

Ombra di tegole sotto cui non nidificano più passeri, dove si infrange il nostro dolceamaro vissuto di un’era dove ora aleggiano lamentazioni silenziose, nostalgiche nel constatare l’assenza di volti familiari tanto amati.

La brava gente quì rimasta, ha preso il borgo per mano e lo sorregge con impagabile amore e benevolenza purtroppo il mondo concreto divora questi sentimenti…

La lenta agonia si vincerà solo estirpandone le radici. Nella mia foto, il terrazzo che creò mio padre che si protende sullo strapiombo nel cui fondo scorre il Ruggero, terrazzo posto in posizione panoramica sul mare Ionio.

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo 

Foto di copertina fornita dall’autore.