Oggi è un giorno come tanti della nostra storia in cui mi viene da piangere, quei giorni tristi di mille domande senza risposte, persone muoiono, il caso, il destino, la mano di Dio o del Dio denaro chissà.
L’ irresponsabilità dello stato, i soldi che non ci sono più, perché rubati da quella massa di delinquenti dello stato, che lo hanno fatto per decenni rendendo la nostra vita quasi invivibile.
Una nazione allo sfascio, questo siamo, gestiti da ridicoli pagliacci in giacca e cravatta che ci hanno sempre preso per il culo e una volta saliti al potere prospettando giorni migliori, dando la colpa a chi aveva governato prima, sono finiti a rubare più degli altri, questi i risultati, e noi? Noi sempre a credere, a sperare, a lavorare dando a loro due terzi di quello che con il sangue e il sudore abbiamo guadagnato, ma nulla è mai cambiato, siamo andati sempre e solo peggio, fino al punto in cui siamo ridotti.
Sono apolitico non a caso, non voglio più nemmeno vederli e stare a sentire le nefandezze che a volte escono dalle loro bocche, ho smesso di guardare la televisione da anni per non soffrire, per evitare di guardare come stiamo andando a finire, per non vedere di quanta stupidità gli esseri umani si sono ridotti a vivere.
Ci hanno rifilato modelli di famiglie perfette per ridurci in gabbia, pieni di debiti, ci hanno fatto desiderare tutto, più di quanto in tanti ci potevamo permettere per indebitarci fino al collo, per tenerci in galera e manovrare le nostre vite, altro che fulmini e cattivo tempo.
E noi moriamo per le strade, inconsapevoli, in dieci secondi, dopo aver lavorato un anno magari per scappare due giorni dall’inferno delle nostre vite infelici, rinchiuse in quattro mura fatte di doveri, di impegni continui massacranti che ci siamo autoinflitti per continuare ad avere, avere, avere, cose che nemmeno ci servono.
E così negli ultimi anni assistiamo a grandi tragedie sempre durante le feste, a Pasqua, a Natale, a Ferragosto…mi sono chiesto “sarà Dio che è stanco, troppo stanco di starci a guardare, troppo stanco di guardare come ci siamo rovinati con le nostre mani per quanto deboli, stupidi e sbagliati siamo?”… non lo so più.
Ma so che tutti dovremmo cominciare seriamente a riflettere e a fare qualcosa, perché mi chiedo se già ora è così, per i nostri figli come sarà? Come andranno a finire, che vita mai avranno?
Se non vogliamo sentirci il dovere morale per le nostre vite dovremmo sentirlo forte nel cuore per le loro vite e ribellarci, ribellarci a questo sistema marcio che ci ha resi ciechi, muti e sordi, che ci ha reso fabbricasoldi senza più tutti quei grandi valori che rendevano gli uomini GRANDI UOMINI…

via GENOVA E IL DIO DENARO — MARCO.S.