Una genesi tra natura e gastronomia tutta lucana

Rifugio Pietrasasso“, un Circolo Enogastronomico situato nella loc. Pietrasasso, Comune di Terranova di Pollino (Pz), con un’ampia attività di ricezione che si svolge tra luoghi di encomiabile bellezza e la tradizione dei territori. Situato nell’Alta Valle del Rubbio tra fitti boschi di faggio, abeti e vetusti alberi di agrifoglio, “immensi” agrifogli secolari, in una natura quella del Parco Nazionale del Pollino che divide le proprie atmosfere ambientali tra la Basilicata e la Calabria.

Il nome dell’attività “Pietrasasso” deriva dalla presenza di una struttura rocciosa monolitica di origine vulcanica situata nella vasta area del Parco Naturalistico Geo-Vulcanologico che comprende sia le famose Murge che la sorgente Catusa.

In un contest di valore aggiunto ai luoghi si affianca la tradizione gastronomica con sapiente arte e maestria degli Chef locali, i quali riservano da sempre prelibatezze per coloro i quali cercano una o piu’ giornate da condividere in un habitat di assoluta eccellenza.

Sottostante una delle tante specialità da gustare con gli amici o i familiari, su speciale concessione da parte del team del Circolo: “Rifugio Pietrasasso” per tutti voi:

Cavolo cotto alla “*Pignatta”

Ingredienti:

  1. -Gambo di prosciutto n. 1 (ovviamente c’è sempre un po’ di polpa vicino);
  2. -Cavolo verde locale n. 1,
  3. -Patate mezzo chilogrammo,
  4. -Alcune fette di pane raffermo a vostro piacere,
  5. -Scorze o scaglie di formaggio q.b,
  6. -Peperoncini secchi piccanti o un paio di peperoni cruschi,
  7. -Sale qb;
  8. -Olio qb.

Foto: fornite dal team del Circolo: “Rifugio Pietrasasso“.

Procedimento:

Lavate bene le foglie del cavolo verde, sbucciate le patate e fatele a tocchetti, di seguito inserite tutto in una bella pentola “Pignatta”, ovviamente, da tenere vicino al fuoco del camino.

Aggiungete il prosciutto, qualche crosta di formaggio oppure scaglie, poco olio, e un paio di bicchieri d’acqua, eventualmente da aggiungere dopo il processo di cottura, per il momento non aggiungete sale, in quanto il prosciutto ne ha di suo, verificherete poi la sapidità.

Quando il cavolo e le patate saranno cotte, abbrustolite nel senso di (bruschettate) qualche fetta di pane e qualche peperoncino o un paio di peperoni cruschi.

Prendete ora un bel piatto di servizio, disponete le fette di pane sul fondo, poi versate il cavolo con le patate ed il gambo di prosciutto, il liquido di cottura renderà morbido il pane, poi sbriciolate il peperoncino o il peperone crusco (togliendo i semi nel caso in cui non siano di vostro gradimento), e cospargetelo sul tutto.

Servite degustando questa bontà!

Come sempre la tradizione rispolverata e presentata ai nostri giorni osservando i canoni delle antiche generazioni, ferma il nostro tempo sempre più velocizzato e globalizzato, questi piatti poveri esaltano antichi sapori, i quali risultano essere molto apprezzati. Preparato in codesto modo: (cottura lenta e con tecniche assolutamente naturali) diventano dei veri best seller della gastronomia regionale, dei veri capolavori dell’arte culinaria al servizio della tradizione e della cultura dei territori.

N.B.

*Pietanza preparata con la “Pignatta” particolare pentola costruita in terra cotta, pentola tipica di alcune regioni italiane e abbastanza diffusa nei territori montani dalle Prealpi, agli Appennini, in alcuni Comuni conosciuta con differente nome.

Tratto da: Onda Lucana® Press – Redazione

Si ringrazia l’Associazione Culturale Escursionistica Enogastronomica “Rifugio Pietrasasso” per la cortese collaborazione.