La Commissione Ue lo mette subito in chiaro non appena il governo italiano ventila l’ipotesi di un blocco alle navi straniere che effettuano salvataggi. Qualsiasi cambiamento all’attuale dispositivo dovrà prima essere discusso e comunicato in modo appropriato “in modo da dare alle organizzazioni non governative l’opportunità di preparasi”.
Non appena il governo italiano ha provato ad alzare la voce, da Bruxelles è stato subito messo in chiaro che le missioni dell’Unione europea nel Mediterraneo centrale “non sono in discussione”. In Italia la situazione è drammatica. Nelle ultime 48 ore sono sbarcati sulle nostre coste 13,500 clandestini. A traghettarli nei nostri porti non sono soltanto le navi della Guardia Costiera, ma anche le imbarcazioni delle Ong. Per fermare questa invasione il governo Gentiloni ha annunciato la possibilità di non garantire più l’accesso ai porti italiani per gli sbarchi di migranti. Un blocco che vale soltanto per le navi che battono bandiera straniera. La Commissione Ue, però, ha già messo in chiaro che le regole operative delle missioni Triton e Sophia non cambieranno. E queste regole prevedono che i migranti salvati da navi di altri Stati membri che vi partecipano siano sbarcati nei porti in Italia. Secondo una fonte comunitaria, le modalità operative delle due missioni possono essere modificate solo all’unanimità dagli Stati membri partecipanti.
via Migranti. L’Italia una colonia! L’Europa proibisce di chiudere i porti — Cagliari Post