COSA SONO?  

Tratto da:Onda Lucana® by Angelo Ivan Leone-Docente di storia e filosofia presso Miur

Sono la faccia disgustata di 150 anni di amministrazione coloniale. Sono gli occhi pieni di sangue di un popolo che non esiste e non è mai esistito con il nome di italiani, se non per essere tradito e sbeffeggiato. Sono Garibaldi che viene fermato a Teano perché non marci su Roma dal re Galantuomo. Sono i contadini di Bronte che avevano creduto a Garibaldi e pensando di fare giustizia stavano massacrando i galantuomini siciliani che per secoli li avevano oppressi, angariati, soffocati con le loro donne sistematicamente violentate e i loro figli bastardi da mantenere. Sono quei contadini, mentre muoiono crivellati di colpi per opera di quei garibaldini che dovevano salvarli e comandati da Nino Bixio che disse “avevano bisogno di un esempio e lo hanno avuto tremendo”. I contadini mica i galantuomini, naturalmente. Sono 150 anni di criminalità organizzata sistematicamente alleata con lo Stato Italiano Apostolico e Mafioso.

Sono la Puglia che non aveva criminalità organizzata prima dell’Unità d’Italia. Sono la Calabria che oggi ha la mafia. più forte del mondo e prima dell’Unità non sapeva nemmeno cosa fosse il crimine organizzato come la Puglia. Sono i 75 anni in cui questo Paese di merda si è inventato la mafia calabrese e quella pugliese a distanza di 75 anni l’una dall’altra per tenere buone e ferme le popolazioni di due regioni bellissime e naturalmente belle, troppo belle per… gli italiani. Sono tutti quegli uomini a cominciare da Mazzini che non volevano che il Piemonte prendesse l’Italia come le foglie del carciofo, ma che l’Italia si facesse per volere del popolo suo e non per l’esercito Francese e per la diplomazia Inglese che l’Italia gliela regalarono al Piemonte. Sono i garibaldini diventati briganti dopo aver visto che liberazione schifosa avevano creato nel meridione d’Italia. Sono 150 anni di guerra civile tra lo Stato che ci vuole sudditi e noi che ci sentiamo cittadini. Sono l’introduzione della lira piemontese per derubare il sud di ogni cosa, sono la chiusura delle scuole meridionali per 30 anni dopo l’Unità. Sono i decreti speciali per la Calabria del primo 900 per arricchire solo i latifondisti, sono le parole e i dubbi di Don Fabrizio nel Gattopardo.

Sono quell’uomo di Matera che quando sentiva che gli italiani avevano fatto i ponti a Tripoli bel suol d’amore, pensava chissà quanto sarebbe bello quando arriveranno da noi, gli Italiani! Sono i meridionali che se ne scappavano dopo 50 anni di Unità a milioni dalle loro terre per andare a fare la fortuna degli inglesi e delle loro colonie, senza aver mai conosciuto, prima d’allora sotto i Borboni cosa significasse la parola emigrazione. Sono i pronipoti di quelli stessi meridionali che, ora come allora, scappano dalle nostre terre per far diventare ricchi gli inglesi, gli australiani, i tedeschi e, addirittura, i brasiliani, pur di non rimanere meridionali, pur di non essere solo e sempre colonizzati. Pieni di lauree, di idee, di sogni e carichi d’odio, di disperazione, di risentimento verso questo Paese che li deride, li annienta psicologicamente con le troie e i ladri in parlamento. Sono la guerra civile contro il Sud che ancora oggi si combatte piena di terre del fuoco avvelenate e di porti di Gioia Tauro militarizzati con lo schifo delle armi chimiche siriane.

Sono Placido Rizzotto lasciato morire da solo con la sua CGIL contro la mafia democristiana e corleonese, sono Giuseppe Impasatato che venne tacciato di suicidio il giorno della morte di Aldo Moro, mentre era stato scannato da Gaetano Badalamenti, sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino lasciati ammazzare dallo stato con i mandanti politici e gli esecutori mafiosi. Sono Roberto Saviano che è ancora vivo e viene accusato di essere ancora vivo, e, addirittura, di essere lui un camorrista, come mi disse una persona a viva voce, visto che è vivo e visto che la Camorra non sbaglia mai! Sono un meridionale incazzato. Prima di ogni altra cosa: Sono un uomo che passerà il resto della sua vita affinché tutto questo non avvenga mai più. MAI PIÚ!

Tratto da:Onda Lucana® by Angelo Ivan Leone-Docente di storia e filosofia presso Miur