NEL TRIANGOLO DEI VULCANI

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

 

Da un aspro, irto monte calabrese osservavo

nelle primordiali pieghe terrene sottostanti

il restringersi in uno stretto un mare blù

intriso di forti intrighi di correnti marine,

con l’appennino che rispuntava in Sicilia

dopo essersi immerso in mare in Calabria.

 

All’orizzonte riappariva è verso l’infinito,

ancora il mare sulla cui superficie piatta,

sembravano galleggiare in un sogno

numerose isole ventilate e infuocate.

 

Spettacolo nello spettacolo:

udivo boati, vedevo infuocate sciare

di lava precipitarsi staccandosi

dai bagliori e dai lapilli in sommità,

e poi giù lungo un ripidissimo

costone nel fianco dell’attivo vulcano.

 

In riva al mare il bollore delle acque,

con i suoi vapori annebbiati, lievi,

si dipanavano e si dissolvevano

soffondendo l’odore di materie arse.

 

Oltre l’arcipelago vulcanico, il mare

sembrava rabbuiarsi, nella sua superficie

e sussultando annunciava eruzioni

nelle sue profondità dove c’è il Marsili

con la sua giovane catena vulcanica,

che dal profondo del Tirreno scuotevano

la superficie delle chete acque marine.

 

Ero preso dai vari e prepotenti spettacoli

che avvenivano in quei giorni nel triangolo

calabro siculo che va dall’Aspromonte,

all’Etna e superando le Eolie e il Marsili

raggiungere l’indomito solitario Stromboli,

tornare giù, sfiorare i Peloritani

salutando l’abbraccio fraterno

tra il Tirreno e lo Ionio.

 

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo – 14 Novembre 2021 Marburg.

Foto di copertina tratta da Web.

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