LIBERA TUTTI!

Tratto da:Onda Lucana by Ivan Larotonda

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Immagine tratta da web

Nato il 1626 a Smirne, e quivi morto nel 1676, Sabbatai Zevi si è dichiarato messia nel 1666; sotto minaccia del Sultano, che incontrò ad Adrianopoli, dovette convertirsi all’islam. Questa decisione gettò nello sgomento i suoi seguaci ma uno di questi, il “profeta di Gaza”, lo giustificò dicendo che compito del Messia Sabbatai Zevi era quello di mistificare, mentire anche a se stesso se necessario, far credere di cambiare religione per confondere i non eletti. Tutto questo perché dovere del messia è scendere nell’abisso in modo tale da salvarvi le anime, o meglio la scintilla divina che ognuno di noi possiede. Il sistema migliore per scendere negli abissi della psiche umana è quello di assecondare ogni sua perversione, così il peccato diventa sinonimo di salvazione.

Questa non è altri che una deriva neo-gnostica del cabalismo, forma estrema come il talmudismo, il giudaismo politico ed esoterico. Kabbala, in specie lo Zohar, spiega che durante la creazione, detta “rottura dei vasi”, shevirat hakelim, la luce divina di santità e bontà s’è persa nel mondo, kelipot, (che significa gusci, morte bucce), da allora tutto è fuori posto, e non solo; è in esilio il popolo di Israele ma si tratta anzitutto dell’esilio della provvidenza Divina. Isaac Luria insegna che spetta all’ebreo la riparazione, tikkun, (Che vuol dire la liberazione delle scintille di cui sopra), ma per il semplice fatto di calcare il suolo dell’impuro, il non kosher, l’ebreo libera le scintille divine, e tramite la Torah e i mitzvot, i precetti, gli ebrei incarnano la grazia divina, perché sono i liberatori, i riparatori. Dunque, giunto il Messia, Sabbatai, potevano dire basta alla legge mosaica, pertanto i comandamenti non avevano più valore: era concesso, da allora in poi, ogni tipo di orgia! Divenuti dunmeh, ebrei criptici, questi finti mussulmani, in realtà seguaci di Sabbatai Zevi, dopo secoli passati nell’ombra, come massoni, presero infine il potere nel 1915-17 operando lo sterminio degli armeni, a cui è toccato l’amaro destino di essere il biblico popolo di Amalek di turno, (gli amaleciti sono gli eterni nemici degli ebrei, ritornano in ogni tempo ed il “popolo eletto ha il dovere divino” di sterminarli: questo è solo uno dei deliranti pensieri talmudisti) e poi con Ataturk fondarono la Turchia moderna.

Sia Gesù che S. Paolo mettevano in guardia dal fatto che il Messia potesse concedere il cosiddetto “libera tutti”. Le regole, la Legge Divina data a Mosè, restava valida per sempre come Dio è eterno; non cambia di uno iota, diceva Gesù. Tutto il contrario di ciò che fecero Sabbatai e i suoi seguaci. Sefer ha-Temmunah, libro dell’immagine, dice che ogni epoca ha la sua interpretazione delle sacre scritture: fino a ieri era tutto din, divieti, perché epoca di rigore; oggi è epoca di misericordia, rahamin. Bergoglio ha instaurato l’era della misericordia con principi che molto hanno a che fare col messianismo di Sabbatai? Oppure si tratta di pure congetture, o ancora coincidenze di forma ma non di sostanza, ossia dottrina? Certamente inquieta il fatto che all’indomani dell’elezione al soglio petrino Papa Francesco ha ricevuto gli auguri, unico nella storia della Chiesa, nientemeno che dalla massoneria! Il criptico pare essere il modus operandi preferito dal pontefice, basti vedere “L’Amoris laetitia”, in essa è presente o meno la possibilità per i divorziati di ricevere l’eucarestia?

Perché da quel che si intende pare proprio di sì. Alle perplessità dei cardinali il pontefice non risponde nemmeno, e quando, rarissimamente, accenna a farlo si limita a rimuovere i dubbiosi, vedasi il card. Kasper, considerato un tradizionalista col medioevo in testa per il semplice fatto di chiedere chiarimenti sulla dottrina che, lo ricordiamo, è eterna perché proviene da Dio tramite i vangeli, trascrizione della vita pubblica di Gesù Cristo. Se poi non si crede più alla Sacra Scrittura, o si dubita di essa, come fa l’attuale generale dei gesuiti, Arturo Sosa Abascal (altro sudamericano messo in quel posto da Bergoglio fin dal 14 ottobre del 2016) il quale ha osato dire che al tempo di Gesù non c’era la TV e nemmeno le registrazioni audio, quindi non è detto che sia vero ciò che ha detto e compiuto! Uno così in altri tempi, come minimo, sarebbe andato al rogo! Ma questa, si sa, è epoca di misericordia; il messia è ritornato, e pare che tutto il pontificato “bergogliano” sia l’apertura delle porte del Giubileo eterno, di una vita senza responsabilità, del tutto concesso: il parossismo democratico, il massimalismo portato al potere ultimo, radicale! Sconcerta l’apprezzamento “reiterato” di Begoglio per Emma Bonino; altra eminente figura apocalittica che per giunta si vanta, oggi più di ieri, di aver provocato migliaia di aborti, anche con pompe di bicicletta! Il mito greco per queste figure aveva inventato Atropo, la Moira che personifica il “fine vita”. E poi l’invasamento di questo papato per il luteranesimo, per l’eresia che ha diviso l’Europa. Cos’è Lutero se non il principio della dissoluzione?

Cosa è rimasto della libertà personale, civile, dei popoli riformati liberatisi dal Papa di Roma? La Scandinavia e il Baltico sono precipitati in un mondo metastorico, privo di responsabilità morali, agnostico e dedito al nulla: Somma di individui destrutturati. Talmente “avanti” che se hanno un mal di testa persistente corrono subito ad ammazzarsi, onde evitare di accrescere il debito pubblico! Cadono le braccia a sentire questa miseria umana tipicamente occidentale.

Così vai a cercar conforto nella nostra storica religione ma finisci con l’imbatterti in soggetti tipo Galantino, la cui sapienza si espleta nell’affermare, un giorno sì e l’altro pure, la necessità di trasbordare un miliardo di africani in Europa, e cosa importa se poi non conosce le Sacre Scritture: ricordate quando affermò che Sodoma fu risparmiata? Purtroppo anche lui è una vittima del tempo di rahamin, come tutto il mondo occidentale, dove non si conoscono più punizioni ma solo premi, e tutti sono ormai preda di un irrefrenabile voglia di andare nel villaggio dei balocchi. Però, se non siete come Padoan, (il quale è così internazionale che ovviamente non può conoscere la fiaba italiana più famosa, Pinocchio, e quindi afferma che vi è presente una fatina blu, quando invece sanno tutti essere turchina) avrete capito che i bimbi della favola, felici di essere deresponsabilizzati, non più educati né scolarizzati,.furono tramutati in dolci ciuchini.

Tratto da:Onda Lucana by Ivan Larotonda