RIFLESSIONE SEMISERIA SUL TEMPO SEMISERIO
Tratto da:Onda Lucana by Ivan Larotonda
Ricordi e studi, più o meno recenti, mi portano a concludere che qualcosa ritorna sempre uguale a sé stesso, come nell’eterno ritorno nicciano, ma ancor più come nella ripetizione storica marxista, laddove la seconda volta si presenta come farsa. Lo stesso schema è applicabile ai miti; nient’altro che proiezioni dei desideri e le paure più recondite dell’animo umano. E allora mi ritorna in mente, (e non c’entrano Battisti e Mogol) il ricordo di un mondo perduto.
Sono questi i pensieri che mi accompagnano a letto, dopo l’ennesima giornata, e serata, di martellante bollettino di guerra Covid; con i medici che in tivvù si accapigliano tra loro, a dire tutto e il suo contrario. E fanno loro da spalla, come nella rivista e il cabaret di una volta, giornalisti preoccupati solo di essere allineati. Però accade che nel sogno l’uomo trovi non solo gli incubi per le brutte cose a cui ha assistito in giornata ma anche, come reazione, sogni strani, quasi evocativi ma sostanzialmente buffi. Ovviamente il mondo di Morfeo lascia affiorare dall’inconscio, in cui sono custoditi, quei ricordi, gli studi di cui parlavo in apertura. Nello specifico l’altra notte ne è venuto fuori uno così assurdo che non volevo lasciare in privato ma rendere pubblico.
Ero davanti a un ospedale, ad un tratto mi si parano innanzi i Dioscuri; mi chiedo, vabbè che sono un romanofilo, ma il mio inconscio sta esagerando! I due si avvicinano e, sorprendentemente, vedo nei loro volti quelli di Mario Draghi e Roberto Speranza. Il primo mi dice di chiamarsi Polluce, l’altro ovviamente è Castore, l’uno è immortale l’altro mortale. Draghi-Polluce però ha rinunciato all’immortalità a giorni alterni, permettendo a suo fratello Castore-Speranza di poter vivere sulla terra. Entrambi sono associati, dai dotti e dal popolo e fin dalla remota antichità paleocristiana, ai Santi Medici; mi riferisco ai Dioscuri ovviamente.
Tuttavia, dati i tempi, anche i due al governo rientrano perfettamente nell’ambito sanitario. Comunque, il sogno prosegue con i due personaggi che si lamentano del fatto che i loro corrispettivi indiani, i gemelli Asvin, sono stati espulsi dal grande Paese asiatico; motivo? Perché la tachipirina e la vigile attesa non sono gradite da quelle parti. Poi insistono sulla beltà del vaccino, a cui certamente annuisco però, aggiungo umilmente, che sarebbe stato ancora meglio potenziare le nostre armi. Alle mie richieste i due si fanno seri, da sorridenti che erano fino ad ora, infatti un’aquila stride mentre sorvola le loro teste; la osservo e, credendo sia quella di Giove scorgo che ha la coda e la testa di bianco pennuta; ho capito il messaggio.
Il Giove capitolino, ma quello di Washington. Così dunque cambio ragionamento chiedendo almeno: quando finirà la pandemia? Draghi-Polluce mi dice che a breve questa è al termine ma ne verranno altre, che però lui gestirà dall’alto dell’Olimpo tecno-finanziario da cui peraltro proviene; suo fratello Castore-Speranza invece, una volta esaurito il suo compito sulla terra tornerà da dove è venuto, dalle stanze più che mortali di partiti che ormai, come i sindacati, non sono ascoltati più da nessuno.
Dati i pochi adepti a questi culti elettorali troppo mondani, e mondanizzati, i più decidono di chiudere bottega; i pochi, eroici, rimasti hanno avuto l’ultimo sussulto in occasione dell’emergenza sanitaria. La prossima, che ci aspetta, sarà gestita da un’altra entità che non sarà più pubblica, nemmeno in parvenza. Queste le ultime, profetiche, parole di Draghi-Polluce, terminate le quali si dissolse lasciandomi sveglio.
Tratto da:Onda Lucana by Ivan Larotonda
Si ringrazia l’autore per la cortese concessione. Immagine di copertina tratta da Wikipedia.