Hanno tolto l’immunità alla Le Pen.
Motivo? La pubblicazione sul suo profilo twitter di  3 immagini (già censurate, ovviamente).
In Francia la diffusione di immagini considerate “violente” è reato.

Quindi si potrebbe dire che mezzo mondo ha compiuto un reato, dato che quelle immagini le hanno pubblicate tutte le principali agenzie di stampa e tutte le principali testati giornalistiche mondiali, quelle francesi in primis, e che la stessa Le Pen (o chi gli cura twitter) evidentemente da qualche parte deve aver pur preso…

Ah, last but not the least: la proposta di revoca dell’immunità alla Le Pen è partita dai grandissimi eroi del Movimento 5 Stelle schifosa (precisamente da Laura Ferrara, che con Borrelli era quella più smaniosa di far entrare il M5S nell’ALDE), loro che sono anti-sistema e che non ci giunge notizia del fatto che abbiano chiesto provvedimenti simili per porcate ben maggiori di politici del PSE, del PPE e dell’ALDE.

Da leggere cosa scrive Maria Giovanna Maglie al riguardo
Ricapitoliamo, perché è difficile cavare informazioni da quell’orrendo luogo di diabolica burocrazia e buonismo politically correct devastante che chiamano Parlamento europeo. L’autorizzazione a procedere è stata votata dalla commissione giuridica su proposta della parlamentare Ferrara del Movimento 5 Stelle che evidentemente si sente molto affine all’Isis, al pari di tutti i membri della Commissione, (tranne tre dei quali cercherò di conoscere nome e cognome) che pure hanno votato per far giudicare Marine Le Pen da un tribunale per istigazione alla violenza, privandola della immunità parlamentare.
In che cosa consiste il reato commesso dalla parlamentare, e candidato presidente francese? Consiste nella seguente tremenda colpa: aver pubblicato sul proprio profilo twitter 3 fotografie di altrettante esecuzioni di occidentali fatte dall’ISIS. Nel 2015 la Le Pen mise on line tre foto, aggiungendo la dicitura «Questo è Daesh!», termine equivalente ma più corretto di Isis. Ne aveva tutto il diritto, come chiunque di noi, ma in questo caso c’era anche l’aggravante della provocazione perché il giorno prima una radio molto radical chic aveva paragonato il Fronte Nazionale di Marine Le Pen a un’organizzazione di terroristi.
In una foto c’era un uomo in tuta arancione sotto i cingoli di un carro, in un’altra una persona carbonizzata in una gabbia, infine il corpo di un uomo decapitato con la testa posata sulla sua schiena, il giornalista americano James Foley. Sono foto famose, non le ripubblico qui perché di sicuro al metodo Zuckerberg non piacerebbero, e con la stessa disinvoltura con cui mi dicono quando denuncio qualche volgare molestatore che quel signore non ha violato gli standard, in questo caso mi chiuderebbero o sospenderebbero il profilo. Che che è poi la stessa aberrazione culturale e politica che ha portato alla incriminazione di Marine Le Pen
«Sono deputata, quando denuncio Daesh sono nel mio ruolo», ha commentato oggi la presidente del Front National, in campagna elettorale per le presidenziali di aprile, denunciando «un’inchiesta politica» ai suoi danni. Ha ragione. Subito dopo la pubblicazione delle foto, il ministro dell’Interno francese e l’intero governo socialista scatenarono una campagna contro di lei accusandola di aver fatto “propaganda abominevole”, un “insulto alle vittime del terrorismo”.
Convocata da un giudice istruttore francese nell’aprile 2016 per questa vicenda, la Le Pen rifiutò, invocando la sua immunità parlamentare. Di conseguenza, la procura francese chiese all’europarlamento di toglierle l’immunità. Ora la decisione della Commissione deve andare in assemblea plenaria e sarà interessante capire come si schiereranno i deputati italiani dei vari partiti.
Perche’ non scrivergli due righe? Tra le brutture del Parlamento europeo c’è anche il totale arbitrio nel quale i parlamentari sono abituati a operare, lontani da un elettorato colpevolmente indifferente.

Caro m5s, chi è contro Marine Le Pen è contro il popolo.E’ ora di togliere la maschera

Tratto da :https://ergatto.com/2017/03/03/linfame/