Melfi

(Le belle immagini della Lucania)

Tratto da:Onda Lucana®by Antonio Morena

Melfi (Pz) – Il borgo antico ricco di cultura e tradizioni si presenta agli occhi del visitatore, con imponenti e suggestivi monumenti storici e ambientali. Un patrimonio unico, contornato dalle numerose cronache storiche del passato remoto e non, le quali coinvolgono e affascinano sempre tutti.

La città federiciana in bella mostra con: la Cinta Muraria dei Caracciolo, la Porta Venosina, e gli antistanti giardini della Villa Comunale, un contesto molto accattivante, suggestivo.

La Cinta Muraria ampliata e fortificata dai Caracciolo sulla antica base esistente, riqualificata da Federico II e dagli Angioini, ancor prima dai Bizzantini/Normanni. Questo nuovo restyling permise ai Caracciolo di avere una maggiore compattezza strutturale per l’utilizzo delle nuove armi da fuoco.

Le Mura storiche turrite integrano la Porta chiamata Venosina, la quale fu restaurata con l’aggiunta di fregi e lapide commemorativa in memoria della figura di Federico II di Svevia dalla famiglia Caracciolo.

Una delle sei porte d’ingresso quella Venosina giunta integra fino ai nostri giorni, costituivano per quel periodo un esempio efficace, all’intero del perimetro difensivo il nucleo storico dell’urbe. Le altre cinque porte sono: Porta del Bagno, Porta S. Maria, Porta Troiana, Porta Calcinaia, Porta Sant’Antolino.

Sul lato opposto della Porta Venosina sorgono i Giardini Comunali, i quali nascono dopo il terremoto dell’anno 1930, su un burrone riempito con le macerie di quell’evento drammatico.

Link utili:

Comune di Melfi

Pro Loco

Video:

Un bel viaggio nel tempo ripercorrendo le varie fasi storiche che si sono succedute nell’ambito socio politico, culturale, architettonico e storico-ambientale.

Nel contesto del quadro d’insieme per i monumenti; la Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo Campanile, il Convento annesso e i spettacolari giardini, risultano essere uno degli attrattori di punta. Progettata da Noslo Di Remerio; inizi dei lavori intorno l’anno 1076, per volere di Roberto il Guiscardo, anche se le fonti storiche sono un pochino incerte, il Campanile fu edificato intorno l’anno 1153, per volere di Ruggero II.

La Chiesa di Santo Antonio, la quale fu eretta 1423, conserva affreschi di stile romanico e gotico, fu ristrutturata a seguito prima dell’assedio dell’anno 1523, poi per i terremoti dell’anno 1731 e 1752.

 Chiesa dedicata a Santo Antonio.

Il famoso Castello di Melfi splendido corpo di fabbrica, il quale svetta sulla cittadina di origini medievali e su tutto l’hinterland circostante, sicuramente uno dei monumenti storici più rappresentativi della Regione Lucana e del Sud Italia. Un mastodonte costruito dai Normanni, la quale struttura subì nel tempo numerosi rifacimenti di ampliamento a scopo difensivo.

Il borgo storico un vero gioiello di arte antica, sorge su una media collina a circa 532 metri, con una popolazione di circa 17.500 residenti. I confini si estendono da: Monteverde, Lacedonia, Aquilonia, nella Provincia di Avellino, per poi raggiungere quelli di Ascoli Satriano, Rocchetta Sant’Antonio, Candela, nella Provincia di Foggia, quelli Lucani da: Lavello, Rionero in Vulture, Rapolla, il Comune si compone di ben quindici frazioni tra cui: Foggiano, e soprannominata la città delle “Costituzioni di Federico II di Svevia”.

Melfi famosa anche per la “Sagra della Varola“, sempre piena di sapori della terra e di grande iniziative popolari. Un fiume di gente si riversa nei due giorni preposti affollando le stradine ed i vicoli della città.

Uno dei momenti del Mercato pubblico all’aperto.

E’ anche un borgo dinamico con i suoi cittadini laboriosi e un pochino frenetici, il suo mercato del sabato mattina risulta essere molto caotico e piene fino all’inverosimile.

Tutti protesi verso l’acquisto, verso l’affare, un brulicare di persone tra le stradine interne intente a mercanteggiare, tra suoni di ogni tipo e rumori di ogni genere, questa è la tipicità e la forza della vita, un continuo baratto senza sosta, il bello della Basilicata in continuo movimento.

Facciata del Convento – Santuario di Santa Maria Assunta.

Tra gli eventi quello del “Millennio“, è stato un unico appuntamento tenutosi nell’anno 2018, le celebrazioni in onore di Federico II, tre giorni di giochi, spettacoli, video-proiezioni in digitale, fuochi, cortei storici, suoni, e tanto altro, ha letteralmente invaso il borgo, un vero tripudio alla storia.

La sua economia ruota intorno all’importante polo industriale sito a San Nicola di Melfi. Tra le numerose grandi e piccole imprese vi è la presenza della FIAT, oggi casa automobilistica Stellantis…..continua.

Buona navigazione!!

Si ringrazia per il video TG7 BASILICATA e Enza Minutiello Guida Matera Venosa, le foto sono prodotte by Antonio Morena, Miky Da Lioni, Luigi Cosentino.

Tratto da:Onda Lucana®by Antonio Morena

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